Il Presidente di Confartigianato ha poi aggiunto: “Si tratta di un modello contrattuale che spinge sulla razionalizzazione e la semplificazione dei contratti nazionali di lavoro, presidio fondamentale per la tutela delle garanzie salariali e normative di base per tutti i lavoratori dei settori rappresentati, assicurando loro non solo la difesa del salario minimo ma anche le tutele normative e di welfare che, al contrario, una eventuale norma di legge che imponesse un salario minimo cancellerebbe”.
“Poiché una delle sfide del nostro sistema economico è quella di recuperare produttività viene affidato alla contrattazione di secondo livello il fondamentale compito di creare le condizioni normative e salariali per rendere più competitive le imprese e, quando tali risultati vengano raggiunti, distribuire ai lavoratori una quota della produttività prodotta. Infine viene confermato l’obiettivo della piena rappresentanza contrattuale delle imprese associate, poiché non possono essere bloccati lo sviluppo economico e l’evoluzione delle imprese mantenendo rigidi steccati basati su un mero dato dimensionale che nell’era della digitalizzazione e dell’impresa 4.0 non hanno davvero più senso”.